bradisismo

Spesso i vulcani, anche quando non eruttano, sono caratterizzati da diversi fenomeni che gli scienziati possono misurare e studiare per tenere sotto controllo il loro stato di attività ed eventualmente prevederne il risveglio. Ad esempio, la risalita di magma, i processi interni alla camera magmatica, o ancora l’attività idrotermale causano fenomeni di rilascio dei gas misurabili in superficie. Gli stessi movimenti di magma e fluidi all’interno della crosta terrestre generano attività sismica. Un altro fenomeno macroscopico legato all’attività vulcanica è la deformazione in superficie. Il magma in risalita interagisce con la roccia crostale e i fluidi circostanti, così da creare nuovi percorsi e accumularsi in serbatoi profondi. Questi processi generano sforzi e deformazioni nei volumi di roccia attraversati, che arrivano fino alla superficie, causando quindi la deformazione del suolo. Allo stesso modo, anche a seguito di una eruzione vulcanica, o a causa della pressurizzazione o depressurizzazione del sistema idrotermale o della camera magmatica, si verificano deformazioni del suolo. Il fenomeno deformativo, che potremmo definire il respiro dei vulcani, può durare mesi o anni.

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