.news1 web.

 

L’Infrastruttura di Ricerca europea (EPOS) (https://www.epos-ip.org/) è inserita nella roadmap di implementazione delle IR europee coordinata e supportata dal ESFRI. Per scelta della comunità che l’ha concepita, progettata e realizzata, EPOS è la sola IR europea nel dominio delle Scienze della Terra solida. 

La strategia di implementazione di EPOS è quella di integrare le infrastrutture di ricerca esistenti a livello nazionale e transnazionali in un'unica IR paneuropea per l’accesso aperto (virtuale e fisico) ai dati e ai servizi. Gli obiettivi di EPOS sono di stimolare la crescita di una comunità di utenti multidisciplinare, che sia in grado di affrontare le grandi sfide di ricerca delle Scienze della Terra, e di migliorare la sicurezza e il benessere della società, favorendo la ricerca utilizzando le conoscenze e le metodologie delle diverse discipline afferenti alle Scienze della Terra (p.es., sismologia, geodesia, geochimica, vulcanologia, geologia, geomagnetismo, ecc.). L’azione di EPOS mira ad ottimizzare e strutturare l’accesso aperto alle diverse facility del panorama europeo (p. es., banche dati, laboratori analitici o sperimentali, osservatori, ecc.) organizzando le diverse comunità disciplinari mediante la realizzazione di Thematic Core Services (TCS). Le attività di implementazione di EPOS sono iniziate nel 2010 con il progetto EPOS Preparatory Phase (EPOS PP), e poi sono proseguite nel 2015 con il progetto EPOS Implementation Phase (EPOS IP) e nel 2020 con il progetto EPOS Sustainability Phase (EPOS SP). Nel ottobre 2018 la Commissione Europea ha approvato lo statuto del Consorzio Europeo per la gestione dell’infrastruttura EPOS (European Research Infrastructure Consortium (ERIC) to EPOS), la cui sede è ospitata in Italia presso l’INGV. Ad oggi l’ERIC consorzia 14 paesi di cui 12 partecipanti (BE, DK, FR, GR, IS, IT, NL, NO, PL, PT, RO, SI) e 2 osservatori (UK and CH). 

In Italia, le istituzioni coinvolte nella realizzazione dell’IR paneuropea EPOS, hanno costituito una Joint Research Unit (JRU) a cui partecipano INGV, CNR, ISPRA, OGS, CINECA, EUCENTRE e le Università di Trieste, Genova, Napoli (Federico II) e Roma Tre.  Il MIUR ha riconosciuto la JRU come lo strumento per il raggiungimento di una rete sostenibile di IR italiane. La JRU EPOS-ITALIA ha l’obiettivo di contribuire a realizzare  la IR EPOS, mettendo a disposizione in un contesto di Open Science le infrastrutture di ricerca e le facility delle singole istituzioni partecipanti, coordinando ed armonizzando le azioni finalizzate al mantenimento, miglioramento ed innovazione dei sistemi osservativi, laboratori e delle risorse di calcolo, alla promozione delle ricerche ed alla diffusione delle conoscenze nell’ambito delle Scienze della Terra. la JRU EPOS Italia ha adottato la stessa struttura individuando 7 TCS a cui l’INGV e gli altri istituti che  costituiscono la comunità italiana di EPOS contribuiscono gestendo sistemi osservativi geofisici, geochimici, geodetici, geologici, vulcanologici ed ambientali, centralizzati in nodi localizzati presso le varie sedi sparse sul territorio nazionale. Nel complesso, EPOS sta realizzando un’infrastruttura di ricerca in grado di rendere accessibili un’ampia gamma di parametri fisici e chimici relativi ai processi geodinamici che rendono l’Italia, e la sua parte meridionale in particolare, un reale laboratorio naturale per lo sviluppo delle Scienze della Terra.

In questo contesto si inserisce il PON GRINT, che vede coinvolti oltre l’INGV come soggetto proponente anche alcuni partecipanti alla JRU localizzati in Area di Programma e nuovi soggetti interessati ad ampliare la comunità di EPOS in Italia.

.