STR 20210122 Trabocco

L'attività ordinaria di Stromboli, caratterizzata da esplosioni che lanciano balistici fino a poche centinaia di metri di altezza, si alterna ad attività più pericolose, tra cui colate laviche ed esplosioni maggiori o parossistiche con pennacchi eruttivi che possono raggiungere diversi chilometri di altezza. Nei documenti storici e nei casi recenti dal 2002 al 2019, i cambiamenti dell'attività ordinaria hanno preannunciato l'inizio di crisi eruttive che includevano eventi pericolosi. Finora, questi cambiamenti sono stati documentati da precursori relativi principalmente alla frequenza, all'intensità e alla sorgente delle esplosioni, e registrati dalle reti continue di video-sorveglianza e di monitoraggio geofisico. Tuttavia, anche le proprietà del magma, la geometria del condotto e la loro relazione con le dinamiche esplosive sono aspetti rilevanti dell'attività ordinaria, ma sono stati studiati solo in modo frammentario, nonostante il loro potenziale per rispondere a domande fondamentali, in particolare: quali sono i cambiamenti nel sistema magmatico superficiale che anticipano le esplosioni parossistiche e le colate di lava? E a che scala temporale si verificano?

La caratterizzazione delle particelle di cenere emesse a Stromboli durante l'attività ordinaria ha evidenziato che quando l'intensità delle esplosioni aumenta, il materiale frammentato diventa più fluidale e vetroso rispetto ai periodi con attività esplosiva di bassa intensità, caratterizzati dall'emissione di clasti fluidali e densi di tipo “blocky”. Ciò è correlato ai meccanismi di frammentazione del magma, che sono influenzati dalle proprietà fisiche e chimiche del magma (o dall'arrivo di nuovo magma) e dalla sua velocità/tasso di risalita. A loro volta, le variazioni del livello del magma e la frequenza esplosiva controllano l'evoluzione morfologica della terrazza craterica. Una investigazione completa dell'attività ordinaria richiede pertanto l'integrazione di dati provenienti da diverse fonti, al fine di ottenere parametri oggettivi e misurabili da considerare nella definizione dell'attività ordinaria. Tale definizione è necessaria per identificare i prodromi di una transizione verso un’attività più pericolosa.

L'obiettivo generale di questo progetto è ampliare la comprensione dell'attività ordinaria e la sua relazione con gli stili eruttivi più pericolosi. Saranno portati avanti tre principali settori di ricerca: 1) caratterizzazione fisica e modellizzazione dell'attività esplosiva e del degassamento; 2) studi tessiturali e petrochimici dei prodotti eruttati; 3) analisi morfologica della terrazza craterica e delle aree circostanti. Per ognuna di queste tematiche, verranno sviluppate e applicate nuove metodologie. La chiave del successo del progetto sarà la raccolta di dati integrati ad alta risoluzione spaziale e temporale dai tre tipi di ricerca e le loro analisi congiunte in un database condiviso. Le scale temporali conformi ai cambiamenti dei precursori saranno esplorate effettuando raccolte sistematiche di dati alla scala di giorni-mesi, integrate con campagne intensive di raccolta dati con acquisizione continua attraverso procedure semi-automatiche in condizioni di sicurezza.

WP1. Physical and chemical parameterization of the explosive activity

 

WP2. Textural and petrochemical studies of the eruption products

 

WP3 Morphological changes and remote observation of volcanic activity

 

WP4 Data management plan