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Attività Stromboliana

“Stromboli” è il nome sia del vulcano che dell’isola più settentrionale dell’arcipelago delle Eolie. Non fosse per la presenza del vulcano, difficilmente quest’isola, la più remota e forse la più impervia tra tutte le Eolie, godrebbe di tanta fama. Ma il vulcano Stromboli, con la sua attività incessante, dona all’isola un fascino unico. E’ impossibile pensare all’isola di Stromboli senza pensare anche al vulcano Stromboli. La presenza del vulcano pervade l’isola.

Giuseppe Mercalli (1850-1914), grande sismologo e vulcanologo, riconobbe in maniera chiara la particolarità di questo vulcano: “Stromboli, colla sua indefessa e ritmica attività, da solo, svelò ai geologi gran parte del meccanismo delle eruzioni” (da “Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia”, Milano 1883.

Ancora Mercalli, nel medesimo libro, ricorda quanto sia importante il contributo che gli studi sui vulcani italiani hanno dato alla vulcanologia. Molti termini della nostra lingua come “bocca”, “lava”, “lapillo” o attività “stromboliana”, sono oggi termini universalmente adottati nei dizionari di vulcanologia in tutte le lingue del mondo.

Stromboliana, appunto, è la tipica attività eruttiva persistente al vulcano Stromboli, ed il suo studio è quindi centrale nel Progetto Uno. L’attività stromboliana è caratterizzata dall’espulsione di scorie incandescenti, lapilli e bombe di lava sino ad una altezza di decine o centinaia di metri al di sopra della bocca eruttiva. Un’attività di tipo stromboliano indica una eruzione vulcanica di livello relativamente basso, durante la quale viene liberata una modesta quantità di energia. Tuttavia, come già ricordato altrove nel sito, l’attività ordinaria del vulcano Stromboli ogni tanto cambia, diventando più energetica. Capire quando il vulcano si accinge a mettere in atto questo cambiamento è l’obiettivo principale del Progetto Uno.