pongrint obiettivi FIGURA 5
Il progetto PON GRINT ha previsto i seguenti 8 Obiettivi Realizzativi: 
 
{slider title="OR1: Dati e prodotti sismologici" open="false" class="icon"}
Titolo
Sistemi Osservazionali Sismologici (SOS)
Durata
38 mesi
Responsabile scientifico
Cognome
Chiarabba
Nome
Claudio
email
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Referente scientifico del Co-proponente
Cognome
Tallarico
Nome
Andrea
email
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UO coinvolte
• UO1 INGV Osservatorio Etneo
• UO2 INGV Osservatorio Vesuviano
• UO3 INGV Grottaminarda
• UO10 BA (Università degli Studi di BARI ALDO MORO; Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali)
Riepilogo schematico dei beni da acquisire
Nome del bene
Referente del bene
Affiliazione
OR1.1  PIRSIN 
Antonino D'Alessandro
INGV
OR1.2  ARES    
Sergio Di Prima
INGV
OR1.3  AIROV  
Massimo Orazi
INGV
OR1.4  MISA   
Giuliano Milana
INGV
OR1.5  SPRO   
Andrea Tallarico
UniBA
OR1.6  STDU
Andrea Tallarico
UniBA
OR1.7  SSRO   
Andrea Tallarico
UniBA
OR1.8  STSO    
Andrea Tallarico
UniBA
OR1.9  ALSO   
Andrea Tallarico
UniBA
OR1.10 IRON
Antonio Piersanti
INGV
Obiettivi dell’OR1
L’obiettivo dell’OR1 è quello di migliorare i servizi che EPOS offre per la sismologia: forme d’onda digitali, analisi sismologiche, bollettini sismici. Tale miglioramento avviene tramite upgrade, aggiornamento e sviluppo della parte di acquisizione dati della IR dedicata a tale scopo (Rete Sismica Nazionale e Reti permanenti dei vulcani) situata nelle regioni ricadenti in area Meno Sviluppata (MS) e di Transizione (TR).
L’intervento si configura come un ammodernamento dell’attuale sistema osservativo sismologico in funzione presso l’INGV e l’Università di Bari. L’obiettivo è potenziare, e in parte ampliare, l’infrastruttura di ricerca il cui scopo è acquisire dati utili e necessari per studiare i processi geodinamici dell’Appennino e quelli responsabili delle fenomenologie sismiche e vulcaniche. I due focus distinti sui macro-temi caratterizzanti l’INGV, terremoti e vulcani, confluiranno in un processo di apprendimento simbiotico che trae beneficio dall’azione comune e coordinata di sviluppo infrastrutturale.
L’obiettivo scientifico dell’infrastruttura è catturare le fasi di preparazione, innesco, propagazione e arresto dei terremoti, di propagazione del magma nell’interno terrestre e le dinamiche che precedono e accompagnano eventi eruttivi.
La natura dell’intervento è prevalentemente tecnologica, composta da un potenziamento tecnico e aggiornamento dei sistemi esistenti, da un upgrade delle stazioni sismiche con installazione di sensori che coprano l’intera banda del segnale sismico, in particolare della componente accelerometrica per ottenere segnali in caso di terremoti forti e/o superficiali, e dalla costituzione di array sismici complementari ad alta densità. Inoltre, saranno installati sensori radon in alcune stazioni sismiche della rete. 
L’infrastruttura, che già oggi è in linea con i prodotti e servizi di EPOS, si prefigura di raggiungere più elevati standard qualitativi attraverso l’upgrade delle stazioni sismiche con strumentazione larga banda in pozzo.
Attività previste
Le attività previste consistono in un upgrade delle stazioni sismiche della RSN e delle reti operanti nelle zone ad alta sismicità e sui vulcani. Il progetto prevede l’aumento strumentale delle stazioni sismiche con aggiornamento dei sistemi di acquisizione e trasmissione dati, e upgrade dei sensori con strumenti a larga banda e accelerometrici in aree per le quali si attende maggiore scuotimento sismico. L’ammodernamento include il concetto di diversificazione sia di acquisitori e sensori sia dei vettori trasmissivi, in modo da ottimizzare capacità di acquisizione e costi e diminuire i punti critici per il sostenimento negli anni. Per i vettori trasmissivi l’obiettivo è rendere il sistema più robusto e diversificato (sistemi satellitari, Wi-FI, UHF, UMTS). Altro punto centrale è che la strumentazione risponda ai requisiti di basso tempo di latenza per ottimizzare le analisi real-time.
Fase centrale è l’installazione della strumentazione acquistata nei siti già in disponibilità di INGV e che non necessitano di lavori di allestimento, ma al più un loro adeguamento ed ammodernamento.
In siti idonei e che necessitano una riqualificazione per ottenere dei segnali di maggior qualità saranno installate delle strumentazioni in pozzi di 10-20 mt, la cui esecuzione è co-finanziata dall’INGV. Un’altra stazione sismica in pozzo profondo, è realizzata in cofinanziamento dalla UO di Bari, in collaborazione con INGV.
Si prevede il potenziamento della infrastruttura IRON attraverso Installazione stazioni radon co-locate con stazioni della RSN.
Si prevede inoltre la predisposizione di array sismici con strumentazione portatile per densificare le osservazioni in aree di interesse ricadenti in zone MS e TR (faglie, vulcani attivi, caldere).
Risultati attesi
Il potenziamento ha un duplice fine gestionale e scientifico finalizzato a migliorare in termini di qualità e costi i servizi oggi disponibili entro EPOS, assicurando una maggiore sostenibilità nel decennio.
Aumento dell’Efficienza:
L’upgrade strumentale permetterà, infatti, la riduzione dei costi di mantenimento ed esercizio per i prossimi 10 anni delle reti sismologiche. Il livello di tecnologia disponibile e le scelte permetteranno quindi di sviluppare la rete di osservazione in una ottica di aumentata sostenibilità nel medio-lungo termine. La filosofia alla base delle scelte strumentali è basata sulla scalabilità, sulla possibilità di integrazione e facilità nella gestione dell’infrastruttura nel periodo dei 10 anni.  Le caratteristiche topologiche e logistiche odierne sono, infatti, tali da rendere necessaria una mutazione, che sebbene parziale risulta strategica, al fine di ottenere una nuova sostenibilità nel futuro.
Le scelte tecniche e tecnologiche che guidano il potenziamento sono indirizzate a una maggiore efficienza del sistema, alla definizione chiara di priorità e di performance dei sistemi osservativi (qualità dei dati, rete fiduciaria), diversificazione delle scelte e loro impatto nel lungo termine. Il progetto è organizzato in un progressivo sviluppo e upgrade delle stazioni esistenti, non necessita di acquisire nuovi siti e relativi permessi ed è gestibile dal personale tecnico e dalle risorse disponibili. Le scelte strumentali sono inoltre consistenti con le caratteristiche e gli standard internazionali di riferimento (formato dei dati e dei metadati).
Rimarcare l’eccellenza:
Per la parte scientifica e di eccellenza nei risultati attesi, l’ampliamento della scala osservativa permetterà di ricostruire con maggior dettaglio i processi geodinamici e la loro descrizione quantitativa necessaria per sviluppare scenari evolutivi. L’installazione di strumentazione larga banda in pozzo (Bene OR1.5) e in pozzi superficiali (Bene OR1.1), consentirà di acquisire dati di alta qualità direttamente fruibili attraverso i servizi di distribuzione dati. La predisposizione di array sismici che servono a creare campionamenti strumentali densi in aree di interesse diviene un nuovo servizio mirato all’eccellenza disponibile alla comunità attraverso dei regolamenti di accesso e con i dati fruibili attraverso i servizi di distribuzione (EIDA; http://www.eida.ingv.it/it/).
Diversificazione su nuovi domini:
[DA INTEGRARE SE SI PREVEDE UN IMPATTO DEL POTENZIAMENTO SU ALTRI DOMINI NON STRETTAMENTE SISMOLOGICI]
Dimostrazione della funzionalità:
La funzionalità del bene a valle dell’upgrade e dell’aggiornamento sarà ottimizzata con il fine di fornire il maggior numero di dati di alta qualità per studi sismologici in aree tettoniche, per grandi terremoti e per i vulcani attivi. I servizi che beneficeranno di tale upgrade sono quelli legati all’uso di dati sismologici. In particolare i servizi associati all’analisi delle forme d’onda del movimento della terra di uso nella collettività sismologica internazionale, quindi alla base dello studio dell’interno della terra, dei terremoti (bollettini sismici,…), meccanismi di sorgente, fisica e dinamica dei sistemi magmatici e vulcanici.
{slider title="OR2: Dati e Prodotti GNSS" class="icon"}
Titolo
Potenziamento Rete Integrata Nazionale GNSS
Durata
38 mesi
Responsabile scientifico
Cognome
Vicari
Nome
Annamaria
Email
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Responsabile scientifico del Co-proponente
Cognome
 
Nome
 
Email
 
UO coinvolte
·       UO01 INGV Osservatorio Etneo
·       UO03 INGV Sede Irpinia
·       UO06 INGV Roma
·       UO08 INGV Bologna
Riepilogo schematico dei beni da acquisire
Nome del bene
Referente del bene
Affiliazione
Email address
OR2.1     upRING                 
Gianpaolo Cecere
INGV
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OR2.2     iRING                 
Antonio Avallone
INGV
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Obiettivi dell’OR2
La RING (Rete Integrata Nazionale GNSS) è un’importante infrastruttura di ricerca scientifica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L’obiettivo della RING è la misurazione tridimensionale della deformazione crostale a diverse scale temporali e spaziali. La RING permette la definizione delle posizioni relative (o in un sistema di riferimento globale) delle stazioni su scale temporali variabili tra pochi secondi (eventi sismici) a multi-annuali (tettonica delle placche). Obiettivo del progetto è quello di aggiornare le stazioni RING con strumentazione moderna e di ricevitori in grado di registrare i segnali delle diverse costellazioni GNSS (GPS, GALILEO, GLONASS, ecc..). Questo consente di migliorare l’accuratezza del posizionamento statico e cinematico delle stazioni (anche in real-time) e di colmare i gap geometrici della rete RING con una densificazione mirata a migliorare la risoluzione spaziale del campo di deformazione crostale nelle zone a maggior tasso di deformazione. Il suddetto aggiornamento e potenziamento della rete RING sta permettendo:
1)     l’avanzamento delle conoscenze sulla distribuzione della deformazione tettonica a livello italiano e del Mediterraneo centrale e più in generale sui processi di preparazione e nucleazione dei terremoti;
2)     l’operatività di valutazioni rapide (pochi secondi) dello scuotimento sismico alle stazioni GNSS, attualmente in fase di sperimentazione e validazione;
3)     il miglioramento delle stime di pericolosità sismica attraverso l’integrazione dei tradizionali approcci sismologici con il contributo dei dati geodetici.
Attività previste
Le attività previste consistono principalmente:
-        nell’aggiornamento di ricevitori e antenne di 80 stazioni RING in area MS, TR e FP. In particolare, i nuovi ricevitori saranno capaci di registrare i segnali provenienti da tutte le costellazioni GNSS disponibili, con una frequenza di acquisizione pari a 100Hz. Inoltre, per 42 stazioni RING che utilizzavano il sistema di trasmissione dati satellitare NANOMETRICS, si sta associando la trasmissione via UMTS.
•          nella densificazione della rete RING in aree MS, TR e fuori dell’area di programma FP. A tal fine, si stanno acquisendo e si installeranno 25 nuove stazioni RING dotate di moderna strumentazione GNSS, pannelli fotovoltaici e trasmissione dati con sistema UMTS.
Risultati attesi
Aumento dell’efficienza:
L’aggiornamento in corso porterà un significativo aumento dell’efficienza della IR, consistente in: 1) registrazione di segnali provenienti da tutte le costellazioni GNSS ad una percentuale significativa di stazioni; ciò consentirà un miglioramento della precisione e accuratezza del posizionamento giornaliero e cinematico; 2) miglioramento del segnale registrato e 3) miglioramento della risoluzione spaziale nelle mappe di deformazione per le aree ad alta pericolosità sismica.
Rimarcare l’eccellenza:
Le operazioni in corso porteranno ad incrementare in termini di eccellenza gli obiettivi scientifici della RING. Tra le reti GNSS a livello mondiale, la RING si pone infatti all’avanguardia in termini di numero di stazioni, qualità delle monumentazioni, livello degli obiettivi scientifici, qualità e distribuzione del dato. Il programma di aggiornamento e potenziamento garantirà il mantenimento e l’incremento di tali livelli di eccellenza.
Diversificazione su nuovi domini:
L’aggiornamento delle capacità di osservazione di segnali dalle nuove costellazioni ed il potenziamento dei vettori di trasmissione produrrà una diversificazione dei campi di applicazione della rete RING nei seguenti ambiti scientifici e tecnologici:
1)     integrazione degli spostamenti geodetici per la caratterizzazione rapida di eventi sismici e loro potenzialità tsunamigenica (di interesse per la il Dipartimento di Protezione Civile). La stima rapida degli spostamenti alle stazioni della rete RING permetterà infatti una robusta e rapida (< 5 min) caratterizzazione degli eventi sismici in termini di magnitudo e potenzialità tsunamigenica.
2)     Uso delle stazioni RING per la mappatura delle anomalie ionosferiche (http://ionos.ingv.it/ionoring/ionoring.htm). I segnali delle stazioni RING sono attualmente impiegati per la mappatura sub-giornaliera delle anomalie della ionosfera (Real-time Total Electronic Content).
Dimostrazione della funzionalità:
Nello specifico la dimostrazione di funzionalità del potenziamento realizzato avverrà attraverso le seguenti modalità:
-        Verifica di acquisizione di segnali da molteplici costellazioni (GPS, GLONASS, BEIDOU) e loro continuità temporale.
-        Verifica dell’efficienza della trasmissione dei dati (in percentuale).
-        Verifica dell’aumento del potere risolutivo sul campo di deformazione.
{slider title="OR3: Osservatori di Faglie Attive" class="icon"}
Titolo
Osservatori di Faglie Attive
Durata
38 mesi
Responsabile scientifico
Cognome
Caracausi
Nome
Antonio
Email
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Responsabile scientifico del Co-proponente
Cognome
Festa
Nome
Gaetano
Email
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UO coinvolte
• UO01 INGV Osservatorio Etneo
• UO06 INGV Roma
• UO09 UniNA (Università degli Studi di Napoli FEDERICO II; Dipartimento di Fisica “Ettore Pacini”)
Riepilogo schematico dei beni da acquisire
Nome del bene
Referente del bene
Affiliazione
OR3.1 GEOCHEMACQUA
Marco Camarda
INGV
OR3.2 GEOCHEMGAS
Marco Camarda
INGV
OR3.3 DeltaRay
Giorgio Capasso
INGV
OR3.4 QUADRUGAS
Antonio Caracausi
INGV
OR3.5 MicroGC
Manfredi Longo
INGV
OR3.6 ACCARRAY
Gaetano Festa
UniNA
OR3.7 ACQUARRAY
Gaetano Festa
UniNA
OR3.8 SISMARRAY
Gaetano Festa
UniNA
OR3.9 VAP
Claudio Chiarabba
INGV
Obiettivi dell’OR3
L’OR3 è dedicato al potenziamento in termini ampliamento dei sistemi osservativi. Si realizzeranno nuove stazioni sismiche, geochimiche in aree circoscritte dell’Appennino meridionale che si prestano perché caratterizzate da sismicità attuale e che studi di base identificano idonee ad un approccio multidisciplinare di osservazioni scientifiche in prossimità di faglie attive. Le tre aree individuate sono: Sannio-Matese, Pollino-Val D’Agri ed Irpinia, in quest’ultimo già individuato come Near Fault Observatory in EPOS.
Il potenziamento della rete geochimica in corso include stazioni di monitoraggio a) dei parametri chimico-fisici in acque di pozzi e sorgenti, pressione totale e di CO2 e di b) flusso di CO2 dai suoli. Il potenziamento include inoltre l’istallazione, in un numero ridotto di siti (n.4) di strumentazioni per misure isotopiche della CO2, della composizione chimica dei gas sia liberi che disciolti. Inoltre, in Irpinia è in atto il potenziamento delle osservazioni sismologiche finalizzato alla comprensione dei meccanismi evolutivi dei sistemi di faglia, caratterizzando i fluidi e la fase di preparazione dei terremoti e la costruzione della generazione futura dei sistemi di allerta sismica (Early-Warning). L’utilizzo di due array sismici, caratterizzerà la microsismicità sotto la soglia attuale della rete. La scelta dei siti per il posizionamento dell’array è per ad avere una migliore caratterizzazione delle sequenze sismiche.
Il potenziamento della rete sismica nell’area Pollino-Val è una intensificazione del sistema osservativo sismologico INGV. L’obiettivo è di far confluire nell’OR3 i dati sismologici per studiare i processi sismogenici. I servizi da potenziare sono l’acquisizione dei dati sismologici e la loro analisi (localizzazioni, bollettini sismici di dettaglio, modelli crostali ad alta risoluzione, ecc.). L’intervento è prevalentemente tecnologico, con un potenziamento dei sistemi esistenti e installazione di sensori larga banda e accelerometrici.
Attività previste
Potenziamento Geochimico: Le attività in corso per la parte geochimica sono finalizzate all’ampliamento e potenziamento della rete di monitoraggio geochimico per acquisizione dati in continuo e loro trasmissione, il tutto finalizzato ad intraprendere un approccio multidisciplinare del monitoraggio in aree sismiche ed in particolare in prossimità di faglie attive. Il potenziamento finale della rete geochimica consentirà di integrare i nuovi dati acquisiti con quelli che la comunità INGV già produce garantendo un reale e concreto approccio multidisciplinare al monitoraggio in aree sismiche in prossimità di faglie attive, come già accade nel Near Fault Observatory TABOO (Chiaraluce et al., 2014). Infatti è riconosciuto un ruolo primario dei fluidi nella sismicità delle regioni italiane, dove si andrà potenziare la rete geochimica, come ben noto nella letteratura scientifica (Italiano et al., 2000; Chiodini et al., 2004 Chiaraluce et al., 2014;). Le attività in corso riguardano l’istallazione di stazioni acque, per il monitoraggio di parametri chimico fisico delle acque sotterranee e della pressione totale dei gas disciolti e della CO2. Il potenziamento include anche la messa in opera di stazioni gas per il monitoraggio dei flussi di CO2 dal suolo. Sia le stazioni gas che quelle acque saranno messe in opera in siti individuati da studi precedenti e dove i fluidi emessi risultano sensibili ai processi deformativi e sismici su scala regionale. Alcuni dei siti di installazione delle stazioni acque sono quelli gestiti dalle ARPA regionali e quindi la convenzione già in essere tra INGV-ISPRA-ARPA contribuisce a garantire la realizzazione del progetto di potenziamento della OR3. Il potenziamento in corso riguarda anche l’istallazione di strumentazioni laser, di gascromatografi e quadrupoli che permetteranno in un numero di siti ristretto di monitorare più in dettaglio un numero definito di parametri consentendo di comprendere più in dettaglio come i processi deformativi evolvono sino alla genesi di un evento sismico e come e quando si modificano il chimismo dei fluidi e come questi portino in superficie informazioni sul regime deformativo delle rocce. Questo contribuirà ad avere dati scientifici per investigare se queste variazioni nelle aree del potenziamento si manifestano con anticipo rispetto alla genesi di un evento sismico di elevata magnitudo o sono cosismiche o ancora post-sismiche.
Schematicamente si procederà all’istallazione delle stazioni geochimiche acque e gas, alcune dello stesso tipo sono già attive nel Near Fault Observatory TABOO di EPOS. Le nuove strumentazioni (laser, gas cromatografi e quadrupoli) sono calibrate, dal personale INGV che ha già testato strumentazioni analoghe in configurazione simile a quella della messa in opera nelle attività del PON-GRINT, e quindi andranno affiancate ad alcune selezionate stazioni acque e gas.
Potenziamento sismologico del NFO Irpinia:
L’unità UNINA ha installato due array sismici nel periodo compreso tra ottobre 2019 (Istallazione dell’array con soli sensori accelerometrici) e marzo 2020 (completamento dell’array). L’acquisto dei beni è stato effettuato in tre fasi: l’acquisto della strumentazione accelerometrica, ed il testing in laboratorio, l’acquisto dell’apparato di acquisizione, elettrico e di trasmissione, per la realizzazione della prima versione dell’array, con una fase di testing nei laboratori dell’Università di Napoli. La messa in opera dei due array, con l’individuazione dei siti è stata fatta contestualmente all’acquisto della sensoristica velocimetrica. Gli array sono stati completati nel marzo 2020 con la messa in posa della strumentazione velocimetrica.
Potenziamento rete sismica nel Pollino-Val D’Agri: Il piano in corso include l’aumento strumentale delle stazioni sismiche collegate alla Rete Nazionale nelle aree dell’Appennino meridionale definite MS e l’aumento strumentale delle stazioni sismiche con aggiornamento dei sistemi di acquisizione e trasmissione dati, e upgrade dei sensori con strumenti a larga banda e accelerometrici in aree per le quali si attende maggiore scuotimento sismico. L’intervento si basa sul concetto di diversificazione sia di acquisitori e sensori sia dei vettori trasmissivi, in modo da ottimizzare capacità di acquisizione e costi e diminuire i punti critici per il sostenimento negli anni.  Per i vettori trasmissivi l’obiettivo è rendere il sistema più robusto e diversificato (sistemi satellitari, Wi-FI, UHF, UMTS). Altro punto centrale è che la strumentazione risponda ai requisiti di basso tempo di latenza per ottimizzare le analisi real time.

Risultati attesi

Aumento dell’efficienza:

La scelta strumentale punta a tenere contenuti i costi di mantenimento ed esercizio della rete per i prossimi 10 anni, pur mantenendo elevata efficienza e innovazione tecnologica. La sua diretta integrazione all’interno della Rete Nazionale INGV consente inoltre di gestire in modo armonico ed efficiente le attività e i beni acquisiti.

Rimarcare l’eccellenza:

Il potenziamento dell’OR3 produrrà dati multidisciplinari per una migliore comprensione dei processi deformativi e sismogenetici ed una loro elaborazione in un’ottica sinergia multidisciplinare. Il potenziamento della OR3 punta a creare un’eccellenza nella ricerca e monitoraggio in aree tettoniche attive e permetterà una collaborazione attiva con gruppi di ricerca nelle aree sismicamente attive del pianeta (es. Giappone, Cina).

Diversificazione su nuovi domini:

Il potenziamento della OR3, cosi come da progetto, è necessaria quanto strategica, al fine di ottenere sostenibilità nel futuro e permetterà diversificazioni su nuovi domini scientifici e geografici. Infatti il potenziamento consente di indagare in dettaglio l’interazione fluidi–roccia ed i processi deformativi nel loro evolversi. L’acquisire nel tempo dati differenti (es. geochimici, geofisici etc.) contribuisce ad affrontare nuove problematiche finora inaccessibili (es. variazione parametri geochimici e fratturazione delle rocce, la migrazione di fluidi durante i processi deformativi) e muovere passi per passare da valutazioni qualitative a quantitative nei processi studiati.

Dimostrazione della funzionalità:

Il potenziamento strumentale dell’OR3 sarà effettuato sulla scorta dell’esperienza acquisita dal personale tecnico e di ricerca nel monitoraggio di aree con caratteristiche analoghe in Italia e nel mondo. La funzionalità della strumentazione sarà quindi validata sulla base dei confronti con sistemi analoghi operativi in altri osservatori di faglie attive

{slider title="OR4: Laboratori Analitici e Sperimentali" class="icon"}

Obiettivo Realizzativo 4

Titolo
4. Laboratori analitici e sperimentali
Durata
38
Responsabile scientifico
Cognome
Grassa
Nome
Fausto
email
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Responsabile scientifico del Co-proponente
Cognome
 
Nome
 
email
 
UO coinvolte
•   UO01 INGV Osservatorio Etneo
•   UO02 INGV Osservatorio Vesuviano
• UO5 INGV Roma
 
Riepilogo schematico dei beni da acquisire
Nome del bene
Referente del bene
Affiliazione
OR4.1  VSM_NEW
Aldo Winkler
INGV
OR4.2  IHPV
Manuela Nazzari
INGV
OR4.3 LAB Micro-CT
Lucia Pappalardo
INGV
OR4.4 Triton plus
Ilenia Rienzo
INGV
OR4.7 SEM-EDS
Lucia Miraglia
INGV
OR4.8 Delta_OV, FTIR_OV
Stefano Caliro
INGV
Obiettivi dell’OR4
L’obiettivo dell’OR4 è l’ammodernamento e installazione di apparati sperimentali e analitici presenti nei laboratori delle U.O. Roma (INGV Roma 1 e Roma 2), Catania (INGV-OE) e Napoli (INGV-OV). In coerenza con gli obiettivi di EPOS queste nuove strumentazioni consentiranno di realizzare un polo analitico-sperimentale diffuso sul territorio ed integrato all’avanguardia in grado di produrre dati utili nel campo dello studio dell’interno della Terra e per la valutazione del rischio sismico e vulcanico. I dati saranno gestiti attraverso la creazione di data sets che verranno resi disponibili secondo le politiche previste in EPOS, con particolare riferimento ai Thematic Core Service Multiscale Laboratories e 'Volcano Observations’. Anche le facility saranno rese accessibili applicando un meccanismo di Trans National Access in ambito EPOS per le infrastrutture di eccellenza.
La maggior parte delle attività in corso riguardano la sostituzione di altrettante apparecchiature già presenti presso i laboratori INGV. Queste strumentazioni hanno superato il tempo di vita medio. I nuovi beni consentono quindi sia di implementare la capacità analitica dei laboratori sia di ridurre i costi di gestione e di manutenzione. In minima parte, invece, si tratta di acquisti di accessori o di parti di strumentazioni volti al completamento delle attrezzature già presenti.
In particolare, le attività presso la U.O. di Napoli riguardano l’implementazione di sistemi di analisi nel campo della geochimica e petrologia, mentre nell’U.O. di Catania, la sostituzione di apparati destinati principalmente alla caratterizzazione di prodotti esplosivi dell’attività vulcanica. L’U.O. Roma sta completando il quadro organizzativo della rete dei laboratori per il miglioramento della capacità di sviluppare ricerche sperimentali nell’ambito della petrologia, della vulcanologia e del paleomagnetismo, per attività scientifiche che ricadono esclusivamente nelle Aree MS del Programma (es. per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Stromboli, Etna).
Attività previste
U.O. Roma
Attività 1: acquisizione di magnetometro di nuova generazione per lo studio delle variazioni della magnetizzazione in funzione del campo magnetico applicato e della temperatura. Esso sostituisce e completa il magnetometro VSM 3900, attualmente in dotazione, non provvisto di opzione per le misurazioni ad alta temperatura e ormai fuori produzione. Il nuovo VSM combina alta sensibilità (15 nemu) a misurazioni rapide (10 ms/pt)
Attività: 2: installazione di autoclave a riscaldamento interno per esperimenti a pressione di gas ad alta temperatura per lo studio di proprietà di rocce e magmi e di processi che avvengono all’interno dell’interno della Terra;
U.O. Napoli
Attività 1: acquisto sorgente di raggi X policromatica, microfocus ad alta precisione per la scansione di campioni di rocce vulcaniche con ampio range di densità, con altissima risoluzione spaziale ed associata ad una cella per esperimenti di alta T e P in situ da installare sul sistema di microtomografia già in funzione presso la stessa U.O. Viene anche acquisto il software per condurre analisi quantitative e produrre mappe digitali tridimensionali di campioni di rocce vulcaniche.
Attività 2: Acquisto di uno spettrometro di massa a ionizzazione termica incluso di alcuni accessori.
Attività 3: Acquisto di uno Spettrometro di massa IRMS abbinato
a un sistema Gascromatografico e relative interfacce;
Attività 4: Sostituzione del banco ottico dello FT-IR con il modello iS50 integrato con modulo ATR integrato per analisi di materiali geologici, archeologici, ambientali.
U.O. Catania
Attività 1: acquisto, installazione, collaudo e calibrazione di un Microscopio Elettronico a Scansione (SEM) e relativo metallizzatore per la preparazione dei campioni da analizzare.
Risultati attesi
Aumento dell’Efficienza.
La scelta del potenziamento consentirà un notevole miglioramento, in termini di efficienza, sensibilità e precisione delle misure, aggiornando il parco strumentale sulla base degli standard tecnologici più avanzati e delle nuove sfide della ricerca. Complessivamente sarà ampliata la capacità di acquisizione di nuovi parametri e di condurre misure su nuove specie chimiche con maggiore accuratezza, precisione ed efficienza in termini di tempo e consumi.
La disponibilità di dati di migliore qualità e la maggiore efficienza nell’utilizzo degli strumenti daranno un forte impulso alla progressione della conoscenza. Il Bene OR4.1 permetterà di condurre studi avanzati sulle caratteristiche magnetiche dei materiali. I dati prodotti dalla strumentazione IHPV (bene OR4.2) perfezioneranno i modelli applicati a: proprietà delle rocce, processi dell’interno della Terra, pericolosità vulcanica, studio delle eruzioni vulcaniche a carattere esplosivo. L’acquisto del bene OR4.3 consente di estendere lo studio microstrutturale ad un più ampio range di litologie e di quantificare le proprietà geomeccaniche delle diverse litologie per una migliore comprensione di importanti fenomeni naturali in contesti di rischio vulcanico e sismico. Il bene OR4.4 consentirà di migliorare ancora le capacità di analisi. In particolare la configurazione del nuovo spettrometro consentirà di effettuare analisi isotopiche su elementi diversi da quelli fino ad ora analizzati come ad esempio l'Uranio, il Torio ed il Piombo, per studi in ambito vulcanologico e ambientale. Il SEM-EDS (bene OR4.7) consente di promuovere lo sviluppo di nuove tecniche analitiche ed il miglioramento della qualità dei dati composizionali e morfologici delle rocce effusive e piroclastiche, fornendo un contributo fondamentale per l'interpretazione dei fenomeni eruttivi. Il bene OR4.8 che consta di due unità separate e consente l’analisi composizionale e isotopica su campioni fluidi (acque, gas) e solidi quali ad esempio vetri vulcanici e neogenesi idrotermali.
Diversificazione su nuovi domini
Il potenziamento previsto favorirà l’apertura verso nuovi domini. Ad esempio, le misure che saranno effettuate con il bene OR4.1 avranno ricadute originali ed innovative in campo ambientale per studi sull’inquinamento naturale (emissioni vulcaniche) e da emissioni antropiche (p. es. roghi di rifiuti tossici e speciali, studi di inquinamento da polveri sottili atmosferiche in aree urbane e industriali). ).  Più in generale, la maggiore efficienza e versatilità del nuovo parco strumentale permetterà di muoversi verso nuovi indirizzi di ricerca in ambito ambientale, dei beni culturali, etc.
Dimostrazione della funzionalità
Grazie alla pluridecennale esperienza nel campo della gestione dei laboratori analitici e di meccanica delle rocce dell’INGV, la funzionalità della nuova strumentazione sarà validata sulla base del confronto con i dati acquisiti con la precedente strumentazione, garantendo la continuità nelle serie dei dati prodotti.
{slider title="OR5: Osservazioni Satellitari" class="icon"}
Titolo
OR.5 - Osservazioni Satellitari 
Durata
38
Responsabile scientifico
Cognome
Guglielmino
Nome Francesco
Nome
Francesco
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Responsabile scientifico del Co-proponente
Cognome
Manunta
Nome Michele
Nome
Michele
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
UO coinvolte
  • UO01 INGV Osservatorio Etneo
  • UO02 INGV Osservatorio Vesuviano
  • UO05 INGV Roma
  • UO011 INGV CNR-IREA
Riepilogo schematico dei beni da acquisire
Nome del bene
Referente del bene
Affiliazione
OR5.1GAMMA_IPTA
Sven Borgstrom
INGV
 
OR5.2 SARSCAPE_X3
Francesco Guglielmino
INGV
 
OR5.3 SAR-WEBGIS
Christian Bignami
INGV
 
OR4.4 SAR TOOL
Francesco Guglielmino
INGV
 
OR5.5 AMM
Antonio Costanzo
INGV
  OR5.7 EPOSTAR-CLU Michele manunta CNR-IREA
Obiettivi dell’OR5
L’obiettivo dell’OR5 è il potenziamento e/o adeguamento:
  1. (i) dei servizi dell’infrastruttura EPOS basati su dati SAR, 
  2. (ii) dei servizi per il monitoraggio in “near real time” utilizzando dati provenienti da sensori ottici e multispettrali.
Si prevede di integrare con l’algoritmo SISTEM i prodotti SAR interferometrici con i dati geodetici acquisiti dalle reti di monitoraggio terrestre (già disponibili nell’infrastruttura EPOS), ed adeguare/omogenizzare i prodotti SISTEM (mappe di deformazione 3D e parametri di strain) ai requisiti richiesti da EPOS, per una immediata condivisione dei risultati.
L’intervento in corso include tre differenti ma interconnesse attività: 
Attivita 1 EPOSAR - Acquisizione di un Cluster di elaborazione dei dati SAR della costellazione Sentinel 1A/B, da installare presso l’IREA, per potenziare il servizio EPOSAR, uno dei Nodi Nazionali di EPOS Italia.
Attività 2 Pool-SAR – Acquisizione delle licenze dei software di elaborazione SAR più diffusi (SARSCAPE e GAMMA). Tali software commerciali, costantemente aggiornati, consentono di utilizzare come input i dati SAR acquisiti da tutti i sensori attualmente esistenti, e di effettuare analisi interferometriche in diverse bande (C/L/X) ed a diverse risoluzioni temporali e spaziali.
Si procederà all’implementazione di un database condiviso con supporto WebGIS, ed allo sviluppo degli strumenti di post-processing dei prodotti interferometrici e dei prodotti SISTEMintegrati.
Il potenziamento software favorirà la creazione di un “Pool INGV di laboratori SAR” omogeneo sia per ciò che riguarda le strategie di elaborazione che per i formati di output (EPOS compliant).
Per ciò che riguarda il potenziamento hardware (potenza di calcolo e storage), si utilizzeranno le risorse messe a disposizione dall’ OR8.
Attività 3 AMM - Adeguamento/potenziamento del sistema di acquisizione multimissione satellitare (AMM) per osservazioni "real time" in campo vulcanologico e ambientale. Si sta procedendo a spostare presso la sede INGV di Cosenza (UNICAL) l’attuale antenna polare installata presso l’ONT, e si sta acquisendo ed installando una ulteriore antenna geostazionaria. Sono inoltre previsti lo sviluppo di servizi per la gestione dei prodotti e per le applicazioni richieste a livello nazionale ed Europeo. 
Attività previste
Attivita 1 EPOSAR - Acquisizione del cluster di elaborazione di dati SAR per il servizio EPOSAR
Il potenziamento previsto consiste nell’acquisizione di un cluster di elaborazione dei dati SAR con i seguenti componenti: un sotto-sistema di calcolo, un sotto-sistema di storage in configurazione RAID con una capacità totale non inferiore ai 1,5 Pbyte, reti di interconnessione, rack, S.O. e ambiente di gestione. 
Attività 2 Pool SAR  - Potenziamento dei Laboratori SAR dell’INGV
Per ciò che riguarda il potenziamento/adeguamento software dei Laboratori SAR dei vari Osservatori INGV, si stanno acquisendo le licenze dei software di elaborazione SAR attualmente più diffusi. In particolare si sta procedendo all’acquisizione/upgrade del pacchetto completo GAMMA (MSP/ISP/DIFF&GEO/LAT/IPTA), il software ENVI, ed il pacchetto SARscape Bundle (Basic+InSAR+ Interferometry Stacking) + 3 anni di supporto per ogni software.
Nel dettaglio, l’adeguamento dei software è il seguente:
            Laboratorio SAR Osservatorio Vesuviano (OV):
  • - licenza GAMMA IPTA (Interferometric Point Target Analysis) + supporto triennale del pacchetto GAMMA                       
  • - licenza ENVISARSCAPE Interferometry Stacking + supporto triennale ENVISARSCAPE
      Laboratorio SAR Osservatorio Etneo (OE):
  • - licenza GAMMA IPTA (Interferometric Point Target Analysis) + supporto triennale del pacchetto GAMMA                       
  • - licenza ENVISARSCAPE Interferometry Stacking + supporto triennale ENVISARSCAPE
Per ciò che riguarda i servizi di implementazione e sviluppo software si sta realizzando l’implementazione di un database condiviso dei prodotti interferometrici e sistema di visualizzazione e analisi (WebGIS) e dei prodotti stessi, e quella di servizi per implementazione di strumenti di post-processing per standardizzazione dei prodotti interferometrici e prodotti derivati; 
Attività 3 AMM - Adeguamento/potenziamento del sistema di acquisizione multimissione satellitare (AMM) 
Per ciò che riguarda il potenziamento e riposizionamento del sistema di acquisizione satellitare multimissione, questo prevede l’acquisizione di un sistema integrato basato su un’antenna satellitare, un sistema di “full tracking”, un’unità di azionamento dell’antenna e l’hardware ed il software per il controllo e lo storage dei dati acquisiti. 
Risultati attesi 
Aumento dell’Efficienza.
Il potenziamento previsto aumenterà le capacità di acquisizione ed analisi dei dati satellitari, aggiornando le risorse strumentali (p.es., antenna, HW per calcolo e archiviazione dati) e di software agli standard più avanzati. Inoltre, si avrà un effetto positivo sui tempi di produzione dei risultati delle analisi dei dati satellitari, consentendo di migliorare l’efficienza anche nelle attività a supporto al sistema di Protezione Civile che fa un grande utilizzo delle analisi dei dati satellitari per le attività di monitoraggio e di intervento nelle fasi di crisi sismiche o vulcaniche. 
Rimarcare l’Eccellenza.
Sfruttando le caratteristiche della costellazione satellitare Sentinel-1 e le elevate prestazioni del servizio EPOSAR, si intende monitorare il territorio italiano e alcune importanti aree vulcaniche e sismogenetiche, di particolare interesse per il Dipartimento di Protezione Civile (DPC), il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) e la comunità geofisica italiana.
Grazie all’utilizzo e la condivisione dell’algoritmo SISTEM, il potenziamento dei laboratori SAR dell’INGV permetterà non solo la stima di tutti i parametri del tensore di strain e la generazione di mappe di deformazione del suolo in 3D, ma permetterà anche di fornire una più rapida ed efficiente interpretazione degli eventi sismici e vulcanici. L’infrastruttura di ricerca sarà quindi collettore dei dati interferometrici acquisiti dai diversi sensori SAR, ed elaborati dai diversi centri di competenza, e si porrà come centro di eccellenza per l’interpretazione dei dati di monitoraggio geodetico (terrestri e satellitari). Grazie all’automazione dell’elaborazione interferometrica ed all’integrazione dei dati terrestri e satellitari, l’attuale sistema di monitoraggio SAR dedicato oggi a specifiche aree (Etna, Vesuvio e Campi Flegrei, aree di gap sismico italiane), potrà essere esportato ed implementato per l’utilizzo in altre aree. 
Il potenziamento del sistema multi-missione satellitare permetterà di acquisire nuove missioni satellitari (compresa la valutazione dei sistemi COPERNICUS) per migliorare le capacità di ricerca, monitoraggio e sorveglianza dei processi geofisici sia in termini di frequenza temporale sia di risoluzione spaziale, migliorando anche i prodotti per il monitoraggio vulcanico (in integrazione con l’OR7).
Diversificazione su nuovi domini.
La possibilità di aumentare la disponibilità di dati satellitari con il sistema AMM amplierà le applicazioni e i prodotti per lo studio di fenomeni ambientali che riguardano l’oceanografia e la meteorologia collaborando con i vari gruppi di ricerca all’interno e all’esterno dell’ente.
Dimostrazione della funzionalità
Il potenziamento dei sistemi di acquisizione ed analisi dei dati satellitari sarà validato sfruttando la lunga esperienza del personale coinvolto nelle attività ed il vasto data set e le lunghe serie temporali di dati e prodotti analizzati ed elaborati nel corso degli ultimi decenni.
{slider title="OR6: Osservazioni Magnetiche" class="icon"}
Titolo
Osservazioni magnetiche
Durata
38
Responsabile scientifico
Cognome
Di Mauro
Nome
Domenico
email
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Responsabile scientifico del Co-proponente
Cognome
Balasco
Nome
Marianna
email
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UO coinvolte
• UO05 INGV L’Aquila
• UO12 CNR IMAA
Riepilogo schematico dei beni da acquisire
Nome del bene
Referente del bene
Affiliazione
OR6.1  OSSERMAG
Domenico Di Mauro
INGV
OR6.2  ADU    
Marianna Balasco
CNR IMAA
Obiettivi dell’OR6
L’obiettivo dell’OR6 consiste
-        nell’ammodernamento e potenziamento del parco strumentale per le osservazioni magnetiche presso Gagliano (EN), Duronia (CB, Molise), L’Aquila (Abruzzo) sulle infrastrutture pre-esistenti. Il potenziamento degli osservatori geomagnetici è necessario per migliorare e rendere robusta la qualità delle registrazioni delle variazioni spaziali e temporali del campo magnetico sia su scala locale che a grande scala, rappresentando un importante contributo all’affidabilità dei prodotti distribuiti tramite EPOS. Fra questi riportiamo ad esempio i dati validati dagli osservatori e le carte magnetiche riportanti il trend delle componenti del campo geomagnetico, osservato in tutto il territorio nazionale, mediante misure periodiche effettuate in specifici punti di una rete di capisaldi.
-        il potenziamento dell'osservatorio multiparametrico della Val d'Agri per migliorare la caratterizzazione elettromagnetica dell’area in studio, fornendo ulteriori contributi in termini di dati e servizi alle comunità scientifica che opera orbitante intorno ad EPOS; saranno anche aggiunti nuovi punti di osservazione magnetotelluriche.
Attività previste
Ammodernamento e potenziamento della strumentazione degli osservatori geomagnetici di Duronia, L'Aquila e Gagliano e delle osservazioni magnetotelluriche presso la Val d'Agri.
Dopo uno studio sull’integrazione tra il sistema esistente e quello di un’architettura migliorativa, si procede all’installazione di un set di strumenti per aggiornare, migliorandolo, quello già in esercizio, amalgamando le prestazioni e i risultati. Si sta procedendo con l’estensione osservativa di parametri connessi all’osservazione del campo elettrico e magnetico su bande di frequenza differenti mediante apposite stazioni magnetotelluriche permanenti da installare nelle aree utilizzate dalle infrastrutture osservative già operanti.
In particolare:
-        nell’osservatorio di Duronia si istalleranno un nuovo magnetometro scalare, uno vettoriale, uno scalare/vettoriale integrato, un nuovo teodolite geomagnetico e nuovi apparati di registrazione digitale e una stazione MT completa;
-        nell’osservatorio dell’Aquila si istalleranno un magnetometro scalare, uno vettoriale e un teodolite geomagnetico;
-        nell’osservatorio di Gagliano si istalleranno un magnetometro scalare, uno vettoriale e un nuovo sistema di registrazione dei dati digitali;
-        nell’osservatorio multiparametrico di Val D’Agri si istallerà una stazione MT completa in modo permanente e si utilizzeranno ulteriori 3 stazioni MT per sondaggi temporanei nell’area di interesse.
Risultati attesi
Aumento dell’Efficienza
L’incremento delle performance delle infrastrutture grazie a moderni strumenti, anche basati su principi di funzionamento innovativi, oltre a ridurre i costi di gestione, permetterà di elevare e consolidare la qualità dei dati raccolti e poi distribuiti alla comunità scientifica di riferimento mediante EPOS.
Rimarcare l’Eccellenza.
Grazie all’ammodernamento e miglioramento della strumentazione esistente e grazie al potenziamento della rete osservativa, le osservazioni del campo magnetico terrestre presso gli osservatori INGV saranno notevolmente migliorate, così come l'incremento del numero di stazioni magnetotelluriche permanenti in Val d'Agri permetteranno una migliore definizione e interpretazione dell'assetto geostrutturale ivi presente.
Dimostrazione della funzionalità.
Le osservazioni del campo magnetico terrestre sono attuate in Italia dall’INGV secondo gli standard internazionali più restrittivi per garantire la loro elevata qualità e nel rispetto degli standard e policy adottati da EPOS. Questo permetterà di validare adeguatamente la funzionalità delle infrastrutture potenziate nel l’ambito del PON GRINT.
{slider title="OR7: Osservazioni Vulcanologiche" class="icon"}
Titolo
OR7 Osservazioni Vulcanologiche
Durata
38
Responsabile scientifico
Cognome
Caliro
Nome
Stefano
email
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Responsabile scientifico del Co-proponente
Cognome
Pennisi
Nome
Maddalena
email
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UO coinvolte
•   UO01 INGV Osservatorio Etneo
•   UO02 INGV Osservatorio Vesuviano
•   • UO13 CNR IGG
Riepilogo schematico dei beni da acquisire
Nome del bene
Referente del bene
Affiliazione
OR7.1 GEOD_OE
Mario Mattia/ Salvatore Gambino/Sergio Di Prima
INGV
OR7.2 GEOD_OV
Prospero De Martino/Ciro Ricco
INGV
OR7.3 MAG_OE
Rosalba Napoli
INGV
OR7.4 MAG_OV
Antonio Troiano/Maria Giulia Di Giuseppe
INGV
OR7.5 GEOC_OE
Manfredi Longo/Marco Liuzzo/Marco Camarda/Salvatore Inguaggiato/Serena Diliberto/Salvatore Giammanco
INGV
OR7.6 GEOCOV
Rosario Avino/Stefano Caliro
INGV
OR7.7 TRL_PROX
Emilio Pecora/Giuseppe Salerno/Simona Scollo/Alessandro La Spina
INGV
OR7.8 AQG
Giovanna Berrino
INGV
OR7.9 SMEC
Maddalena Pennisi
CNR IGG
OR7.10 FLUPIMO           
Maddalena Pennisi
CNR IGG
Obiettivi dell’OR7
L’OR7 ha come obiettivo il potenziamento e l’estensione dell’infrastruttura di ricerca relativa alle osservazioni vulcanologiche, già attiva in EPOS ERIC (TCS Volcano Observations). La natura prevalente dell’intervento è quella di aggiornare, per fisiologica obsolescenza, le strumentazioni relative alle reti di misura e di monitoraggio geofisico e geochimico e dei diversi sistemi vulcanici individuati nelle aree di pertinenza dell’infrastruttura (Vesuvio, Campi Flegrei, Etna, Isole Eolie). Inoltre, si sta implementando con nuove strumentazioni, la capacità di indagine spaziale, oltre che temporale, dei processi vulcanici e geodinamici per la caratterizzazione completa e modellazione dei fenomeni. La stessa filosofia di intervento riguarda il potenziamento dei laboratori analitici per le osservazioni vulcanologiche. L’ammodernamento ed il potenziamento della strumentazione in corso, porterà al miglioramento delle tecniche sia per quanto riguarda la precisione che l’estensione delle capacità analitiche.
Il potenziamento della infrastruttura, che insiste al 100% nell’area MS sede della maggiore concentrazione di rischio sismico e vulcanico in Italia, aumenterà quindi, la capacità di indagine multidisciplinare fornendo nuovi e più accurati dati per una migliore conoscenza dei sistemi indagati e a una maggiore comprensione della loro dinamica in tempo reale.
Il progetto, offrendo la possibilità di contare anche su strumentazione tecnologicamente e metrologicamente avanzata, permette di migliorare le metodologie attualmente in uso e, quindi, la qualità della ricerca.
Le attività sono sviluppate in collaborazione tra le varie U.O. afferenti all’OR7.
Attività previste
Attività 1 - Potenziamento Rete GNSS vulcani siciliani (OE) Sostituzione degli attuali apparati di acquisizione GPS con nuovi apparati in grado di ricevere dati provenienti da costellazioni GLONASS, GALILEO e BEIDOU. Adeguamento della strumentazione di acquisizione (batterie, pannelli) e di trasmissione (radio). Si prevede l’acquisto di n° 16 nuovi ricevitori ed antenne GNSS, di n° 32 batterie, n° 32 pannelli e 16 coppie radio.
Attività 2 - Potenziamento rete GNSS vulcani napoletani mediante l’aggiornamento di ricevitori e antenne di 10 stazioni e il potenziamento della rete con l’installazione di 2 nuove stazioni GNSS.
Attività 3 - Potenziamento rete tiltmetrica (OE) mediante acquisto di 4 clinometri Pinnacle serie 5000 e di 4 sistemi di acquisizione/trasmissione Datalogger Campbell e Radiomodem.
Attività 4 - Potenziamento rete tiltmetrica (OV) mediante l’acquisto di 6 sensori tiltmetrici analogici ad altissima risoluzione, con relativi acquisitori comprensivi del programma di comunicazione.
Attività 5 -  Aggiornamento e potenziamento della rete magnetica dell’Etna composta da 7 stazioni. Installazione stazione magnetotellurica ad alta frequenza in area etnea. Riattivazione rete magnetica di Stromboli composta da 3 stazioni.
Attività 6 - Potenziamento del parco strumentale gravimetrico (OV) mediante l’acquisto di un gravimetro assoluto atomico AQG per le misure in aree geodinamiche attive, sismiche e vulcaniche in area MS.
Attività 7 - Potenziamento della rete geochimica (OV) con l’acquisto di 5 stazioni per il monitoraggio in continuo del flusso di CO2 dal suolo e dei parametri ambientali di interesse. Acquisto strumentazione portatile per lo studio del processo di degassamento diffuso dal suolo.
Attività 8 - Potenziamento rete geochimica acque (PA) mediante l’acquisto di 7 stazioni di misura di temperatura, conducibilità elettrica e livello freatico, ed implementazione con sensori per misura di pressione di CO2 presso Etna e Vulcano.
Attività 9 - Potenziamento rete geochimica plume (PA) mediante l’acquisto di 2 stazioni per la misura del rapporto C/S a Stromboli ed Etna.
Attività 10 - Potenziamento rete geochimica flussi dal suolo (PA) mediante l’acquisto di 7 stazioni di flusso con metodologia dinamica (Etna e Vulcano) e 3 stazioni di flusso con metodologia camera d’accumulo (Stromboli e Vulcano). Acquisto di una strumentazione portatile per lo studio del processo di degassamento diffuso dal suolo.
Attività 11 - Potenziamento rete termica (PA) mediante l’acquisto di 1 stazione completa per la misura della temperatura in fumarola con 6 sensori di temperatura, acquisto di 2 stazioni di misura del gradiente termico nel suolo (Vulcano).
Attività 12 - Potenziamento rete strumentale per misura di Rn in continuo mediante acquisto di n°3 sonde (tipo Barasol BMC2), corredate di sistema di trasmissione dati e alimentazione, e di n°2 strumenti per la misura del radon nel suolo (tipo Durridge RAD7) e relativo materiale di consumo.
Attività 13 - Potenziamento parco strumentale per misure elettro-magnetiche (OV) mediante l’acquisto 3 Stazioni Magnetotelluriche (MT) a 6 canali corredate di sensori magnetici ad induzione, elettrodi impolarizzabili.
Attività 14 - Potenziamento Laboratorio di Geochimica dei Fluidi (OV) mediante: acquisto di un sistema Gascromatografico per la determinazione di gas riducenti in tracce (CO); Acquisto di una sonda multiparametrica IDRONAUT OCEAN SEVEN 310 CTD.
Attività 15 - Potenziamento rete di telecamere di sorveglianza (termiche e visibili, OE), mediante: acquisto di 14 stazioni video-termiche e dei due sistemi di acquisizione multi stazione (COA di Stromboli e sede di Catania dell’OE) Scheda Bene n 31). Validazione e test della stazione da parte del personale dell’OE. Installazione di 13 stazioni video-termiche e dei due sistemi di acquisizione. Ottimizzazione dell’apparato di alimentazione, acquisizione e controllo del radar Voldorad .
Attività 16 - Potenziamento rete FLAME mediante: l’acquisto di 15 stazioni FLAME da destinare alla sostituzione delle attuali stazioni costituenti l’IR sull’Etna, Stromboli e Vulcano. 
Attività 17 Potenziamento rete FTIR mediante: l’acquisto di 2 stazioni automatiche FTIR per l’analisi dei gas vulcanici e a trasmissione dati da destinare alla sostituzione delle attuali stazioni costituenti l’IR sull’Etna e Stromboli.
Attività 18 - Realizzazione di array infrasonici in area etnea, mediante l’acquisto di acquisitori 8 ch completi di impianti tecnici di alimentazione e sensori infrasonici larga banda .
Attività 19 - Potenziamento della rete LIDAR per lo studio sia delle proprietà ottiche che di quelle microfisiche delle ceneri disperse in atmosfera, mediante aggiornamenti del sistema di acquisizione e di analisi dei dati lidar.
Attività 20 - Studio della Earth Critical Zone all’Etna. monitoraggio in continuo dei flussi di CO2 e H2O che si sviluppano tra suolo-vegetazione e bassa atmosfera
Risultati attesi
Aumento dell’Efficienza
L’ammodernamento delle strumentazioni obsolete e il potenziamento delle reti di ricerca dell’INGV, attualmente in corso, porterà un’innovazione tecnologica con relativo incremento dell’efficienza e delle performance dell’infrastruttura.  Infatti, la implementazione tecnologica che investe tutte le attività dell’OR7, oltre a consentire il miglioramento della qualità e della quantità dei dati prodotti, porterà ad un abbattimento drastico dei costi di manutenzione e gestione delle strumentazioni e delle reti della infrastruttura.
Rimarcare l’eccellenza.
Il miglioramento della qualità e della quantità dei dati prodotti, contribuirà ad ampliare la Banca Dati relativa al TCS Volcano Observations della Infrastruttura di Ricerca EPOS ERIC. L’effetto prevalente dell’intervento comporterà un miglioramento dei servizi dell’infrastruttura assicurando un accesso a lungo termine ai dati e ai prodotti degli Osservatori Vulcanologici e degli Istituti di Ricerca coinvolti in EPOS ERIC. Il miglioramento del know-how e l’implementazione di servizi interoperabili contribuiranno alla diffusione di un'ampia gamma di osservazioni e conoscenze vulcaniche a supporto della ricerca e della valutazione del rischio vulcanico. L’impatto sarà significativo per la capacità di condurre osservazioni anche con tecnologie innovative, aprendo nuovi fronti su numerosi campi di applicazione e consentendo anche un incremento di competitività della ricerca scientifica. Il potenziamento della capacità di indagine sia areale che temporale avrà una forte ricaduta scientifica contribuendo ad ampliare le conoscenze sui sistemi indagati.
Diversificazione su nuovi domini.
La disponibilità di nuovi dati o di dati di migliore qualità permetterà di esplorare ricerche in domini diversi da quello strettamente collegato alla vulcanologia. In alcuni casi (beni OR7.9, OR7.10) il potenziamento già prevede la possibilità di investigare altri domini, quali l’interazione tra geosfera e biosfera, tramite lo studio della Earth Critical Zone all’Etna, comprendente il monitoraggio in continuo dei flussi di CO2 e H2O che si sviluppano tra suolo-vegetazione e bassa atmosfera
Dimostrazione della funzionalità.
La funzionalità dei sistemi osservativi interessati dal potenziamento sarà validata sulla base della  lunga e qualificata esperienza dei partecipanti al progetto nello studio e monitoraggio dei fenomeni vulcanici.
{slider title="OR8: Servizi Integrati di Gestione Dati" class="icon"}
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